#restiamoconnessi è un progetto di educazione ai media realizzato dal Corecom Emilia-Romagna e dal Centro Edumecom della Provincia di Treviso che ha coinvolto, nell’a.s. 2012-2013, le scuole “Jacopo della Quercia” di Bologna e “Alessandro Manzoni” di Lancenigo di Villorba (TV).
L’obiettivo è stato quello di favorire l’uso critico e consapevole della Rete, con particolare attenzione ai diritti e alla responsabilità online.
Il video e il giornalino riportano le riflessioni dei/delle ragazzi/e coinvolti/e nelle attività.
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Quale immagine dei bambini e degli adolescenti viene trasmessa dai notiziari dell’Emilia-Romagna? Un monitoraggio del CORECOM ha indagato le modalità di rappresentazione dell’infanzia nell’informazione televisiva, analizzando gli argomenti trattati, gli stili e i linguaggi utilizzati. E’ stato inoltre verificato il rispetto di due strumenti fondamentali per la tutela dei minori in ambito mediatico, la Carta di Treviso e il Codice di autoregolamentazione TV e Minori.
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La Carta di Treviso rappresenta in ambito informativo uno strumento fondamentale di tutela dei diritti dei minori. Per promuoverne la conoscenza, il CORECOM Emilia-Romagna ha realizzato un progetto di educazione ai media che ha coinvolto gli studenti delle scuole secondarie di primo grado del territorio. Il report descrive le diverse azioni sviluppate nell’ambito dell’iniziativa tra cui: i laboratori in classe sui contenuti della Carta di Treviso e sulla scrittura giornalistica, la realizzazione di una rivista tematica, un monitoraggio svolto dal CORECOM sull’applicazione della Carta di Treviso nei notiziari delle emittenti televisive locali e sulla rappresentazione mediatica dei minori.
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In considerazione dei rischi che in particolare i minori affrontano nell’uso della rete internet e dei telefoni cellulari, il Difensore Civico e il CORECOM della Regione Emilia-Romagna hanno promosso un progetto sperimentale di prevenzione e contrasto del cyberbullying e della pedopornografia online, che prevedeva due azioni: da un lato una ricerca sull’uso di questi nuovi strumenti da parte degli adolescenti mentre, dall’altro, un’attività di sensibilizzazione e formazione dei genitori sui rischi connessi al loro utilizzo.
Tra i temi affrontati, l’abitudine piuttosto diffusa tra gli adolescenti di fornire dati personali a persone conosciute in rete e talvolta di incontrarle di persona, il ruolo sempre più rilevante dei social network per gestire diversi aspetti della propria vita sociale, ma anche il fenomeno del bullismo elettronico, sperimentato dai ragazzi soprattutto attraverso messaggi diffamanti, offese e minacce veicolate tramite SMS o profili online.
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Il convegno promosso da Corecom Emilia-Romagna e SP.I.S.A. , tenutosi a Bologna il 22 marzo 2011 ed intitolato “La tutela dei minori di fronte ai “media”: criticità e proposte” ha visto la partecipazione di vari relatori che hanno analizzato questa delicata tematica, secondo le diverse prospettive, giuridiche, sociologiche e pedagogiche.
Gli interventi si sono susseguiti tenendo presente la centralità e le nuove forme di relazionalità che i cosiddetti nativi digitali hanno con i nuovi media.
Diventa quindi di fondamentale importanza andare ad indagare quali sono gli effetti dei media sui minori, quale è dal punto di vista giuridico la tutela effettiva in materia di media e minori, ed infine come si possa coniugare l’effettivo diritto ad informare e la tutela dei minori.
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Il Corecom, che da anni svolge campagne di sensibilizzazione sulla diffusione del Codice di Autoregolamentazione TV e Minori in tutte le scuole della Regione, ha promosso la ricerca Le buone pratiche della media education nella scuola dell’obbligo nelle scuole primarie e secondarie dell’Emilia-Romagna.
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Nord Sud Ovest Web è un progetto di educazione ai media promosso dal Corecom nelle scuole secondarie di primo grado, con l’obiettivo di insegnare ai ragazzi come sfruttare le potenzialità di internet facendone un uso critico e responsabile. La parte didattica è stata affiancata da laboratori, finalizzati alla creazione di un blog e di un e-book. Rivolta a insegnanti, media educator e genitori, la pubblicazione descrive il percorso realizzato nelle classi e approfondisce il tema del rapporto degli studenti con la rete.
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Il volume presenta gli esiti di una ricerca sviluppata dal Dipartimento di Psicologia dell'Università di Bologna, in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria, per indagare comportamenti adolescenziali, correlati sia alla fruizione dei media che ad aspetti come le abitudini alimentari, l'autostima, il bullismo, la percezione del rischio, il rapporto con la famiglia e il sesso, le dipendenze e la salute.
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Il volume presenta la sintesi e l’analisi degli esiti di una ricerca sviluppata dal Corecom Emilia-Romagna e dal Dipartimento di Psicologia dell'Università di Bologna, in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria, che ha coinvolto un campione rappresentativo di studenti delle classi seconde delle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio. La pubblicazione ripropone le principali aree di indagine della ricerca attraverso la suddivisione in quattro sezioni (uso dei media, comportamenti a rischio per la salute, cyberbullismo, benessere psicologico).
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Un po’ di tempo fa, non lontano da qui, c’erano due fratelli di nome Tommaso e Giulia. Quando non erano a scuola stavano perennemente davanti al computer. Erano davvero due piccoli geni!
Pensate che avevano addirittura inventato un programma per fare i compiti senza sforzarsi...bravi eh? La loro mamma era davvero fiera delle loro competenze e incoraggiava molto i due ragazzi regalando loro sempre dei nuovi pezzi per fare loro costruire delle nuove apparecchiature.
“Non capisco perché dovete sprecare tutti i nostri soldi in stupide apparecchiature!” diceva sempre il loro papà, convinto che le tecnologie fossero un brutto male.
“Ma papà”, ripetevano in coro i ragazzi, “dobbiamo finire il nostro super-computer!!”.
Tutti i giorni era una lite e quindi molto spesso, per evitare discussioni, i ragazzi se ne stavano in camera progettando nuovi fantastici programmi e cercando nuove idee su internet...
Uno di questi pomeriggi, mentre stavano navigando in rete, i due fratelli si imbatterono in un banner dall’aspetto intrigante che li informava dell’esistenza di un sito per esprimere i desideri...
La tentazione era davvero troppo forte!
“Dai, Giulia, entriamo nel sito! Pensa a tutto quello che potremmo fare!”
“Non ci penso neanche!!! Pensa se nostro padre venisse a scoprirlo...” rispose la saggia sorella.
Insomma, dopo una “lunga” discussione, che tanto lunga in realtà non fu, Tommaso ebbe la meglio e decisero di entrare per vedere un po’ cosa il sito offrisse.
Il sito era qualcosa di straordinario! Prometteva di realizzare tutti i desideri che l’utente avesse espresso semplicemente registrandosi e fornendo i propri dati.
Tommaso non stava più nella pelle. “Dai Giulia! Cosa aspettiamo? Registramoci subito e ordiniamo tutto quello che ci serve! Così non dovremo più sopportare i rimproveri di nostro padre!”
Giulia invece indicò un’altra zona del sito e disse: “Mmmm...Non lo so... piuttosto, guarda qui! Se prendiamo un appuntamento con l’amministratore del sito, potremo diventare soci. Significa una parte dei guadagni del sito sarà nostro, diventeremo ricchi! E finalmente potremo finire il super-computer che progettiamo da anni!”
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Come al solito Tommaso prevalse e disse: “Dai registriamoci! Non rimane che inserire i nostri dati personali e il gioco è fatto!”
Per registrarsi era necessaria una lunga procedura che prevedeva leggere tante, anzi tantissime pagine noiosissime tutte scritte in minuscolo. I due fratelli non stavano più nella pelle e naturalmente diedero l’ok accettando tutti i termini del contratto senza nemmeno leggerlo.
Ora non rimaneva che esprimere il desiderio!
“Che facciamo Giuly?” chiese Tommaso. “Proviamo ad ordinare un bicchiere d’acqua, giusto per vedere se non è una bufala! Se funziona davvero allora poi chiediamo un iPad nuovo! Anzi ma che dico, almeno venti!”.
“Ahahaha! Non male Tommy, ma sei un dilettante nello sbizzarrire la tua fantasia! Ho un’idea migliore! Perché non chiediamo che il mondo venga invaso dai polli? Sarà divertentissimo sederci sul selciato e vedere nostro padre che prova in tutti i modi a scacciarli!”
Che fare quindi?
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Alla fine Giulia si arrese e ordinarono il famoso bicchiere d’acqua come test.
Il giorno dopo sentirono un urlo fuori dalla porta e con loro stupore scoprirono che loro padre era inciampato su un bicchiere d’acqua comparso all’improvviso fuori dalla porta.
Tommaso e Giulia si piegarono in due dal ridere e corsero immediatamente ad ordinare un iPad sul sito che avevano scoperto.
Forse si lasciarono un po’ prendere, infatti, dopo giorni e giorni di ordini con relativi giorni e giorni di inciampamenti vari da parte del padre, successe che, una mattina, il padre decise di controllare meglio da dove venivano tutti quei pacchi...
“Per la miseria! Ora basta! Non è possibile! Ma da dove vengono tutti questi pacchi??” Ne prese uno su cui aveva appena inciampato e lo studiò in dettaglio.
Non poteva crederci: “Aspetta, ma questi pacchi vengono tutti dal mio sito pirata che ho creato di nascosto...!! Se i miei figli si accorgono che il simbolino è identico a quello che ho disegnato sul mio tesserino che uso per lavorare sono rovinato!!” Subito cominciò a staccare i bollini per paura che qualcuno li trovasse, ma ormai era troppo tardi...
“Tommaso guarda! Sulla Playstation 3 che abbiamo ordinato ieri c’è uno strano simbolo!” disse Giulia...
Il giorno dopo nella casella di posta elettronica c’era un’email da “Direttore del sito” indirizzata a loro due.
La aprirono e scoprirono che dentro c’era il simbolo visto il giorno prima e l’indirizzo di una pagina web.
Titubanti copiarono l’indirizzo della lettera in una pagina di internet e scoprirono che corrispondeva ad una pagina del sito dei desideri, anzi, più precisamente alla pagina dei pagamenti, che chiedeva di immettere il numero e il pin della carta di credito di un genitore per pagare con 1’000’000’000’000 € tutti gli oggetti fino a quel momento ordinati. Provarono a ricavare il mittente dall’email, ma era scomparso.
I ragazzi impallidirono ed ebbero davvero un momento in cui pensarono: “Arruoliamoci nella legione straniera... meglio che subire la punzione di nostro padre!” ma mentre si disperavano a Tommaso venne un’idea.
“Presto seguimi!” Corsero subito nella loro amata biblioteca per vedere se riuscivano a trovare informazioni sul misterioso sito. Quando arrivarono in biblioteca dovevano ancora avere il fiatone perché l’assistente, un uomo buono dai modi gentili, chiese loro: “Come mai state correndo? Che cosa cercate?” Tommaso rispose: “Siamo andati su un sito per esprimere desideri, che ora ci chiede dei soldi! Come possiamo fare?” Sulla faccia del bibliotecario passò un’ombra che però scomparve immediatamente facendo credere a Giulia di essersela immaginata.
“Capisco, forse ho quello che fa per voi, seguitemi...”.
Il bibliotecario li condusse in una parte dell’edificio dove non erano mai stati e diede loro alcuni libri.
Tommaso guardò i titoli dei libri: Come creare siti per esaudire desideri, Tutto sul phishing, Il più famoso sito dei desideri, ed infine, I più famosi creatori di siti abusivi ricercati.
Giulia e Tommaso cominciarono a consultarli prendendo appunti su un block-notes. Passarono tutto il pomeriggio a scartabellare i volumi finché Giulia non aprì una pagina e cacciò un urlo fortissimo: “AAAAhhh!!!! Tommaso guarda!!! Non è vero! Dimmi che non è vero!!”
Nell’ultimo volume, quello intitolato "I più famosi creatori di siti abusivi ricercati", c’era la foto del famoso creatore del sito nel quale erano incappati, era un pericoloso criminale, aveva il vizio di rapire le vittime che non potevano pagare, aveva più di 50’000 denunce in tutto il mondo, era ancora libero e sopratutto.... era identico a loro padre!!!
“Giulia, oddio!! guarda... anche il simbolo è uguale! Non ci sono dubbi, nostro padre è il malefico creatore del sito!!!!”
In quel momento il bibliotecario passò di lì e solo in quel momento i ragazzi si accorsero che a parte la testa calva era identico al loro padre. Gli chiesero allora spiegazioni. Il bibliotecario confessò che lui era il fratello gemello di quello che loro avevano sempre creduto che fosse loro padre.
“In realtà, ragazzi, sono io il vostro vero padre, ora vi spiego tutto...”
Un giorno suo fratello, invidioso della sua vita, gli aveva rubato la moglie e i figli e si era sostituito a lui senza che questi se ne accorgessero. Per evitare azioni coraggiose da parte del vero padre lo aveva minacciato che se avesse detto qualcosa alla polizia lo avrebbe ammazzato...
Scoperto tutto, i ragazzi, insieme al bibliotecario, andarono dalla polizia che in un men che non si dica localizzò e mise in manette il losco figuro.
“Ma non capisco!” Disse Tommaso, “lui odia le tecnologie, ed è un gran imbranato.. com’è possibile??”
“Figliolo, è solo una copertura... credetemi! Io ho aperto questa biblioteca e scritto questi libri per riuscire a smascherarlo... e finalmente siete arrivati! Sono fiero di voi!!”
Dopo gli ultimi chiarimenti, i tre si sciolsero in un abbraccio...
Quel pomeriggio rincasarono felici e la mamma cucinò, insieme al vero padre una cena tutta speciale... finalmente si erano riuniti.
Giulia però strappò la tastiera dalle mani del fratello scrivendo “mondo invaso dai polli”, premette poi invio. Tommaso ci rimase malissimo, sgridò sua sorella e la minacciò che se non le avesse ridato immediatamente la tastiera le avrebbe decapitato le bambole, ma ormai era troppo tardi...
“Giulia! Ridammi immediatamente la tastiera!”
“Tommaso, insomma... decidi sempre tutto tu, lascia fare a me”
“NO!”
“Invece si!”
“Invece no!”
“E poi comunque ho già scritto il mio desiderio quindi ormai...”
Proprio in quel momento arrivò il loro padre che urlò: “Cosa diavolo urlate! Sono le tre del pomeriggio ed io stavo cercando di fare il mio sonnellino quando voi avete cominciato ad urlare!” Tommaso cominciò a ribattere: “Non è vero! É tutta colpa di Giulia!” e Giulia: “Ma cosa dici! Sei tu che hai iniziato ad urlare!”.
Allora il papà intervenne urlando: “Basta! Siete tutti e due in punizione per un mese senza computer!” e per confermare le sue parole buttò il PC giù dalla finestra.
Tommaso era davvero alterato: “Complimenti Giulia, adesso non possiamo più esprimere desideri!”
“Chicchirichì!”
“Giulia non prendermi in giro!”
“Ma io non ho detto niente!”
“Ah no? E allora chi ha detto chicchirichì?”
“Non lo so...” Giulia si era insospettita e mise il naso fuori dalla finestra... rimase letteralmente a bocca aperta, senza parole.
“Tommaso guarda! Presto!! Fuori dalla finestra ci sono miriadi di polli! Allora il desiderio si è proprio avverato!”.
Effettivamente fuori dalla finestra c’erano tantissimi polli.
“Cavolacci! Giulia, dobbiamo fare qualcosa... non possiamo lasciare tutto così!!”
“Hai ragione” rispose la sorella “Dobbiamo assolutamente cercare di capire come annullare il desiderio, dobbiamo metterci in contatto con l’amministratore del sito dei desideri...”
Tommaso si imbronciò: “Quello non mi piace per nulla... è una figura così losca e sospetta... sicuramente ci metteremo nei guai! Ma è l’unico modo...”
Decisero allora di andare in biblioteca per cercare maggiori informazioni sul losco figuro e il suo sito dei desideri. Là avrebbero sicuramente trovato il modo di contattarlo per chiedergli di annullare quella strana richiesta.
Si incamminarono verso la biblioteca facendosi strada fra i polli.
“Wow, ce ne sono davvero un sacco!!” dissero i due ragazzi mentre evitavano di pestare una gallina grassoccia che stava sonnecchiando.
Quando arrivarono in biblioteca, si recarono subito dal loro amico il custode della biblioteca.
Il gentile signore rimase ad ascoltare in silenzio la spiegazione dei ragazzi e, senza stupirsi, disse: “Beh, questo spiega tutti i polli che ci sono in giro! Pensavo di avere le allucinazioni!”
“Come possiamo fare?? La preghiamo! Deve avere un libro che fa per noi!!”
Tommaso e Giulia erano soliti frequentare la biblioteca per consultare manuali di informatica e altri libri utili per le loro sperimentazioni digitali e ogni volta il loro amico bibliotecario spariva dietro il bancone e riemergeva con il libro esatto per la loro esigenza.
E, come al solito, anche questa volta fu così: “Tenete ragazzi, questo è I più famosi creatori di siti abusivi ricercati. Se cercate il losco creatore del sito, qui lo troverete di sicuro!”
Consultando il volume, infatti, trovarono dopo poco, l’indirizzo del losco figuro e si recarono verso la sua casa. Quando comparve sulla soglia di casa, incuteva davvero timore...era alto e tutto coperto da una lunga veste viola che gli copriva anche il viso.
“Ragazzi... che volete? Perché mi disturbate?”
Giulia balbettò qualcosa circa “Computer rotto... biblioteca... annullare desiderio... liberare il mondo...”
Ci fu un momento di silenzio, poi il figuro incappucciato borbottò “mmmmm... lo sapevo... mocciosi....”
“Se non fosse possibile” disse Tommaso timidamente “sarebbe sufficiente almeno arrostire i polli in modo tale che ci fosse da mangiare per tutti...”
Il losco figuro accettò e disse: “Arrostirli tutti ci vuole troppa energia... posso farli sparire...”
I ragazzi risposero in coro “Magnifico!” ma avevano gioito troppo presto, infatti aggiunse: “... ma richiede comunque molta energia. Uno di voi due dovrà darmi la sua...”
Tommaso si fece avanti spavaldo: “Ma che ci vuole?! Ci penso io...!”
Il losco incappucciato continuò: “... dovrà darmi la sua, sacrificando la sua vita....”
Tommaso divenne bianco come uno straccio e fece per protestare, ma Giulia lo rassicurò con un occhiolino e prese parola.
Giulia disse: “Prima tu fai sparire i polli e poi io ti dò la mia energia. Sono una calciatrice semi-professionista, ne ho tanta!!”.
Il losco figuro si sbrigò a far scomparire tutti i polli lasciando solo una quantità esagerata di uova per le strade. Mentre il figuro era distratto a fare le sue magie, i ragazzi corsero dalla polizia a denunciare il sito e il suo creatore che finì in manette.
I ragazzi furono salvi e il loro desiderio servì finalmente a qualcosa, perché in tutta la città si mangiò frittata buonissima per oltre una settimana.
Tommaso fu subito d’accordo con Giulia. Chiamò allora il numero segnato nel riquadro. Rispose una strana voce dal tono sospetto: “Pronto? ... chi Parla?”
“Buongiorno, ci siamo registrati al suo sito e vorremmo avere un appuntamento con lei per avere una quota soci e iniziare a guadagnare come è scritto nell’annuncio.”
Allora la voce cambiò immediatamente tono e si fece mielosa: “Ma certo! Il sito dei desideri! Allora... mmm....ora sono molto impegnato in altri colloqui, e non vi nascondo che probabilmente ho già altri possibili soci in ballo, ma visto che mi sembrate persone in gamba, posso darvi appuntamento al parco a mezzanotte. Visto che però ho già preso parola con quelli prima di voi, sarebbe una cosa un po’ da fare di nascosto...sapete com’è...”
Tommaso e Giulia accettarono, ma sapendo che i loro genitori non li avrebbero mai lasciati uscire di casa a mezzanotte, prepararono un piano di fuga.
Quella notte al parco...
“Giulia? Secondo me non viene nessuno... è oltre mezz’ora che siamo qui al freddo ad aspettare ma ancora nessuno si è presentato...”
“Aspetta Tommy, guarda! C’è un losco figuro che si incammina verso di noi.”
“Ma dove! Ah ecco! È lì” e corse subito incontro alla persona incappucciata.
Giulia lo seguì a ruota, ma quando arrivò di fronte a lui, vide che aveva legato Tommaso e non fece in tempo a fare nulla che venne catturata e legata anche lei.
Si erano cacciati proprio in un bel guaio!
Tommaso divincolandosi si lamentò: “Un appuntamento con uno sconosciuto, nel cuore della notte, e senza che nessuno sappia dove siamo!! siamo davvero dei geni!”
Il losco figuro li mise nel bagagliaio e partì con la sua macchina...
Giulia estrasse con molta fatica il suo cellulare (per fortuna che l’aveva messo in una tasca interna della felpa!) e chiamò la mamma, che all’inizio non rispose. Quando ormai avevano perso le speranze rispose al cellulare un voce assonnata, ma infuriata: “Giulia! Cosa fai fuori di casa a quest’ora? Non lo sai che è pericoloso?”
“Mamma aspetta, siamo stati rapiti!”
La madre cambiò subito tono... “Ragazzi! Dove siete? State bene?”
“Si, stiamo bene, è stato un losco figuro a rapirci... siamo chiusi nel bagagliaio della sua macchina... Ecco! Ti invio un segnale GPS così ci puoi individuare... vieni a salvarci!!”
La mamma non perse tempo e si recò immediatamente dalla polizia, dove fornì la posizione esatta della macchina grazie al suo cellulare.
Mentre tutte le volanti della polizia si lanciavano all’inseguimento del sospetto, grazie al segnale GPS fornito dal telefono di Giulia, alla mamma rimaneva solo una cosa da fare.
Per fermare la macchina, telefonò al losco figuro che, sentendo il cellulare squillare, accostò per rispondere...
Giulia allora, sentendo la macchina che si fermava, diede un calcio fortissimo al baule e insieme a Tommaso scappò fuori. Dopo appena due passi videro la loro madre scendere da una delle macchine della polizia che correva loro incontro a braccia aperte.
Il losco figuro provò a uscire dall’altra portiera, ma la polizia fu più veloce, circondò l’auto e lo costrinse alla resa. In men che non si dica fu in manette e lo portarono in prigione, dove passò il resto dei suoi giorni condannato per pirateria informatica e sequestro di persona.
Intanto i ragazzi e la mamma erano tornati a casa, dove il padre li accolse a braccia aperte. Si dice che tutto è bene quel che finisce bene, anche se dopo i primi 5 minuti di commozione e gioia, iniziò la solita sgridata... il risultato?
Giulia e Tommaso rimasero in punizione per un mese ma almeno salvi e felici di poter di nuovo giocare tra di loro.
Complimenti!! Sei riuscito a terminare l’avventura!
E adesso?? Beh, adesso puoi ritornare indietro e vedere come va a finire se prendi delle decisioni diverse...
Speriamo che ti sia divertito!